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Autore Brazil
13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 31-12-2003 13:20  
quote:
In data 2003-12-31 01:50, Luke71 scrive:
E' vero hai ragione l'ho pensato anchio rivedendo il film ieri notte può essere una citazione sui videogame....l'unica cosa è che anche Luigi era basso e grasso mentre nel film no...
Chissà che Bob Hoskins non sia stato chiamato per il film sull'idraulico della Nintendo propio dopo aver visto questa sua interpretazione...




Luigi? Mmmmmm... forse nel primissimo gioco era come Mario, ma in quelli successivi lo ricordo alto, magro e vestito di verde...
Dovrei rivedere...

Brazil non è certo un film "da ridere"... I temi trattati, le allegorie e gli stessi personaggi sono quanto di più inquietante e sinistro possa esistere...
Il tocco grottesco e bizzarro di Gilliam è un altro conto, anche se nell'analogo (in quanto ad ambientazione) Esercito delle 12 Scimmie tale attitudine tende ad essere ancora più lieve...
La stessa musica "Brazil" evidenzia il forte contrasto tra temi e toni del film: Sam, nel finale sghembo e immaginato che si conclude con la triste realtà, sorride con uno sguardo oramai impazzito. Alcun sollievo si ricava da una tale conclusione, ma la canzoncina riparte in tono fortemente ironico.
Mmmmmmm, "ironico", dovremmo stare attenti ad usare questa parola, seanma...
La sezione ha mille orecchie che potrebbero inveirci contro con bocche rigonfiate dal silicone...
_________________
Rubare in Sardegna è il Male.

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 31-12-2003 13:55  
quote:
In data 2003-12-31 13:20, 13Abyss scrive:
quote:
In data 2003-12-31 01:50, Luke71 scrive:
E' vero hai ragione l'ho pensato anchio rivedendo il film ieri notte può essere una citazione sui videogame....l'unica cosa è che anche Luigi era basso e grasso mentre nel film no...
Chissà che Bob Hoskins non sia stato chiamato per il film sull'idraulico della Nintendo propio dopo aver visto questa sua interpretazione...




Luigi? Mmmmmm... forse nel primissimo gioco era come Mario, ma in quelli successivi lo ricordo alto, magro e vestito di verde...
Dovrei rivedere...

Brazil non è certo un film "da ridere"... I temi trattati, le allegorie e gli stessi personaggi sono quanto di più inquietante e sinistro possa esistere...
Il tocco grottesco e bizzarro di Gilliam è un altro conto, anche se nell'analogo (in quanto ad ambientazione) Esercito delle 12 Scimmie tale attitudine tende ad essere ancora più lieve...
La stessa musica "Brazil" evidenzia il forte contrasto tra temi e toni del film: Sam, nel finale sghembo e immaginato che si conclude con la triste realtà, sorride con uno sguardo oramai impazzito. Alcun sollievo si ricava da una tale conclusione, ma la canzoncina riparte in tono fortemente ironico.
Mmmmmmm, "ironico", dovremmo stare attenti ad usare questa parola, seanma...
La sezione ha mille orecchie che potrebbero inveirci contro con bocche rigonfiate dal silicone...


Sai che m'importa..e comunque aspetta,tra poco avrai il discorso completo.

Dal mio punto di vista,se si guarda "Brazil" come una vicenda tragica e disperata se ne rimane delusi(infatti così a me successe la prima volta)

"Satira amara"sono le due parole perfette.

Ecco,12 monkeys si è veramente cupo e disturbante(non "disturbato")
_________________
sono un bugiardo e un ipocrita

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13Abyss

Reg.: 20 Lug 2003
Messaggi: 7565
Da: Magliano in T. (GR)
Inviato: 31-12-2003 14:40  
"Satira Amara"...mmmmmm... può essere...ma è meglio cmq non catalogare un film di Gilliam, è inutile e fuorviante: lui stesso ha confessato che non segue particolari "linee di contesto" nella messa in scena dei suoi film, basta vedere le grosse contraddizioni dialoghi-ambientazione-sceneoniriche-musica per rendersene conto.
Meglio quindi restare nella definizione di grottesco che include tutto e nulla.

Il tuo intervento su Brazil postalo nel thread di Dubliner perchè le intenzioni del mio post non sono relative all'intero film (infatti stiamo fuorviando).
Anzi, sarei contento se la stessa Dubliner mettesse un link a questo topic nell'altro, senza bisogno di inutili appendici nel forum.
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Rubare in Sardegna è il Male.

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seanma

Reg.: 07 Nov 2001
Messaggi: 8105
Da: jjjjjjjj (MI)
Inviato: 31-12-2003 15:41  
Troppo spesso,quando si è di fronte a un film etichettato come di "fantascienza" si pensa immediatamente alle atmosfere cupe tipiche di "Blade Runner" o in contrasto,alla gioiosità spielberghiana,tipica un po'del genere.Peccato però che esista questo pregiudizio,il pregiudizio di vedere i film sci-fi o comunque con scenografie sci-fi,come inevitabilmente ricoperti da un aura di rigorosa serietà.Se si applicano questi criteri a quest'opera del geniaccio Gilliam,quasi sicuramente si rimarrà delusi.La cifra di "Brazil" non è infatti la rigorosa serietà:la denuncia di "un mondo da buttare"si svolge lungo tutto l'arco del film con un tono se non ironico,perlomeno distaccato e compiaciuto.Mi spiego meglio.Tutti i personaggi di "Brazil"da Sam a Kurtzmann,da Harry a Mr.Helpmann,senza dimenticare i comprimari,sono caratterizzati e si muovono secondo un registro innaturale,anche se non del tutto irreale.E a questa regola non sfuggono,naturalmente,le situazioni mostrate nel film,che di angoscioso o tragico nulla hanno.Si tratta di satira,che assumerà contorni di non troppo velata kafkiana amarezza(o dovrei concedere spazio alla parola "angoscia"?).La salace scena nel ristorante,con la bomba a fare da effimero diversivo,la comparsa(ta)dei due tecnici elettricisti e la grottesca e risentita caratterizzazione della "classe medica"sono solo alcuni esempi di questo.Tutto è deformato,ma non nella direzione di una disperata "no man's land"come può essere invece per il pazzo,inenarrabile lavoro di David Lynch per "Lost Highways",bensì piuttosto coll'intento,puramente "artistico" di mettere alla berlina certi valori,certi comportamenti,certe movenze classiche(la "storia d'amore fra i protagonisti" defraudata di qualsiasi elemento mitologico,che pure rimane[la mitologia] nell'"autoillusione letteraria"del sogno).Negli intenti dell'ex Monty Phyton può benissimo esserci stata una volontà ferrea di denuncia sociale,la quale di certo però non si evince dalla visione del prodotto finito.Può essersi trattato di un incidente di percorso o più probabilmente delle intenzioni dell'autore,ma fattosta che "Brazil" ha una (sotto)veste d'ironia e un ripieno(perchè non paragonare un film al cibo?)di satiresca visionarietà.In questo bailamme,la figura del protagonista ne esce a gran risalto:unico uomo "normale" in un mondo di "pazzi".E non vediamo,non vediamo,l'azione indagatrice del nostro Sam come l'atto di ribellione dello scarafaggio al sistema-elefante.Sarebbe troppo semplicistico.Già perchè nella sua "epica battaglia"per salvare "la donzella in pericolo"il nostro Sam incontra non poche difficoltà,tutte guardacaso legate alla burocrazia,forse unico vero obiettivo di denuncia di Gilliam.Ma soprattutto,se altri due eroi gillamiani come Jack e The Fisher King andavano in cerca del Graal a New York,producendo effetti comici impagabili,alle prese com'erano con un mondo che si sforzava di essere normale ma che messo alla prova rivelava tutte le sue stravaganze(personaggi come il Transessuale o il Veterano),il nostro Sam agisce come i due eroi succitati,in un mondo che è senza pudori dipinto ed espresso in tutte le sue eccentriche protuberanze(i personaggi,le situazioni)Da qui ne viene che per forza di cose l'gire di Sam rientra perfettamente nel linguaggio del personaggio stesso e di tutto il mondo di "Brazil".Sam non è un anomalia come the King Fisher,è invece un antieroe(in un senso alquanto deteriore)che vediamo barcamenarsi in un universo a lui simile per cercare una effimera ribellione.Ma è già sconfitto in partenza,perchè è sciocco(non stupido,sciocco)idealista e soprattutto buono.La bontà sembra infatti essere una discriminante.Gilliam,nel suo ellenistico quadro,sembra offrirci una dimostrazione compiaciuta del cinismo e della crudeltà,riducendo i sentimenti positivi a inconsapevoli servi del potere cinico.Lo sguardo compiaciuto di Gilliam si posa su Sam e come un abile burattinaio lo osserva muoversi a scavezzacollo attraverso un enorme teatrino di consimili marionette,alla ricerca della "Fata Turchina".Non ascoltate tutte quelle pretenziose interpretazioni che dipingono "Brazil"come il fratello pazzo di "Tutti gli uomini del Presidente."Brazil"è 'alla base' un opera ironica,estremamente ironica,per quanto detto finora.Abbiamo volontariamente trascurato di parlare delle sequenze oniriche,perchè sembrerebbero contraddire in pieno la nostra tesi.Basta coi "sogni come strumento d'evasione".I sogni di Gilliam sono un altra punta del "bidente" dell'ironia.Assieme alle peregrinazioni dell'omino Sam,abbiamo anche queste fiabe postmoderne sottoforma di sogni.Le maschere cinesi,gli unicorni,non sono il "mondo alternativo" tanto a lungo sognato,anzi!Sono un inganno ancor più salace,mostrandoci Sam nei finti panni di paladino salvadonzelle,mentre in realtà si tratta,giustappunto,di un sogno.
Come giustificare allora la sferzata finale verso unapparente pessimismo?A dir poco geniale,nella sua angoscia simulata,la miniparodia kafkiana.Per non parlare poi di quel sublime momento di metacinema quando Gilliam,sotto le spoglie di Mr.Helpmann a sua volta travestito da Babbo Natale,ci avverte con il sorriso sulle labbra che "queste sono le regole,e bisogna adeguarvicisi.Eccole le regole.Ironia dell'ironia.Una sequenza che di per sè possiede già tutti i crismi della "visione sarcastica"(tanto per cambiare vocabolo,anche se non è proprio la stessa cosa)viene ulteriormente valorizzata dalla sequenza finale,che accosta all'autocompiaciimento l'amarezza(stavolta sincera)per il protagonista,senza però levare quel pizzico di sguardo distaccato,con Helpmann(in vestiti abituali)e Jack che abbandonano lemmi lemmi la scena,offrendoci però anche la possibilità per pensare che tutto è finito meglio di quanto sperassimo
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sono un bugiardo e un ipocrita

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Janet13
ex "vinegar"


Reg.: 23 Ott 2005
Messaggi: 15804
Da: Cagliari (CA)
Inviato: 12-11-2006 16:49  
è pieno di topic su questo film(qui, qui, e qui), ma questo è il primo aperto e mi sembra naturale proseguire in questo...


Bellissimo e probabilmente migliore lavoro di Gilliam che trae enorme ispirazione da 1984 di Orwell. Soprattutto alla fine del film diventa sempre più angosciante perchè non si riesce quasi a distinguere la realtà e il sogno (basti pensare alla scomparsa tra le carte di Harry Tuttle)...
Il semplice e umile (gatsby in un altro topic trovava anche un'analogia tra il cognome e la peculiarità del suo personaggio) Sam Lowry lavora come impiegato in un Ministero, e in gran parte delle scene iniziali vediamo lui che lotta contro dei personaggi particolari nei suoi sogni che rappresentano le sue paure. SPOILER In uno dei suoi sogni gli appaiono tante persone con questa maschera, che poi ritroverà alla fine del film, facendomi pensare ad un brano di 1984, nel quale Winston chiede a O'Brien cosa ci sia nella stanza 101: "lo sai benissimo cosa c'è in quella stanza" gli risponde O'Brien...
fine spoiler

Se possiamo considerare Wikipedia una fonte attendibile vi posto due "forse non tutti sanno che..." tratte dall'enciclopedia online:
Gilliam avrebbe voluto chiamare il suo film 1984 e 1/2, per omaggiare Orwell e Fellini.
Il Samurai che Sam incontra nei suoi sogni rappresenta le sue paure: la pronuncia inglese è uguale a Sam you're I (sam, tu sei me)



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"Mi scusi ma... non m'ha già visto in qualche posto?"
"Ricordo il nome ma non la faccia"

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kagemusha

Reg.: 17 Nov 2005
Messaggi: 1135
Da: roma (RM)
Inviato: 12-11-2006 17:43  
incredibile, strepitoso film in cui ogni scena è un pò più bella di quella precedente e in cui non si riesce a tenere il conto delle idee geniali
gilliam all'apogeo

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 12-11-2006 18:28  
quote:
In data 2006-11-12 16:49, Janet13 scrive:
è pieno di topic su questo film(qui, qui, e qui), ma questo è il primo aperto e mi sembra naturale proseguire in questo...






azzarola a te e ai tuoi link
accorpare diventa sempre più improbo su questa piattaforma
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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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Janet13
ex "vinegar"


Reg.: 23 Ott 2005
Messaggi: 15804
Da: Cagliari (CA)
Inviato: 12-11-2006 19:03  
quote:
In data 2006-11-12 18:28, Petrus scrive:
quote:
In data 2006-11-12 16:49, Janet13 scrive:
è pieno di topic su questo film(qui, qui, e qui), ma questo è il primo aperto e mi sembra naturale proseguire in questo...






azzarola a te e ai tuoi link
accorpare diventa sempre più improbo su questa piattaforma



in effetti quello di Abyss poteva esser topic a se' stante...ma sei stato bravissimo! nessuno sarebbe stato capace di far di meglio!
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Harold

Reg.: 28 Ago 2006
Messaggi: 358
Da: Milano (MI)
Inviato: 12-11-2006 19:27  
Quante parole buttate per un film che non amo.Ero più deficiente di oggi.....
_________________
Si era visto come il re dell'anarchia, ma
l'uomo nero gli aveva guardato dentro e lo aveva ridotto a un sacco di ossa tremanti, Era rimasto vittima della sua adolescenza prolungata,
Era stato ucciso dalle sue stesse vedute velenose.

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 13-11-2006 00:26  
Infatti è un film sul quale non andrebbero spese nemmeno due parole.
_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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Marienbad

Reg.: 17 Set 2004
Messaggi: 15905
Da: Genova (GE)
Inviato: 13-11-2006 00:26  
E dire che ce l'ho pure in dvd, quasi quasi lo rifilo ad Abyss...
_________________
Inland Empire non l'ho visto e non mi piace

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